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L'aquila reale

Natura - Fauna

L'aquilaL'aquila reale è la vera sovrana dei cieli. Dimensioni maestose, oltre sei chili di peso e apertura alare che nelle femmine può arrivare ai due metri e mezzo.
Il suo volo si riconosce per il moto volteggiante e scivolante, con rari battiti d'ali. A volte questi sono voli dimostrativi lungo i confini del proprio territorio allo scopo di tenere lontane le altre aquile.

È l'aquila più diffusa nell'emisfero settentrionale e vive preferibilmente in  ampi spazi, soprattutto se montagnosi. Si tiene lontana dalle zone troppo boscose, vive di solito oltre la linea degli alberi, comunque al di sotto del livello delle nevi perenni. Non vive in zone troppo popolate dall'uomo.

Il piumaggio è di colore  marrone con riflessi dorati. Il becco è forte e ricurvo e le robuste zampe sono ricoperte di piume e fornite di fortissimi artigli.

L'aquila si ciba di mammiferi di taglia piccola e media, ma anche di uccelli: conigli, lepri, scoiattoli, marmotte, piccoli daini, galli cedroni, pernici e fagiani.
Mentre sorvola bassa il terreno, l'aquila perlustra il territorio con la sua vista acutissima, individua la preda poi planando rapidissimamente la ghermisce con gli artigli dilaniandola con le acuminate e potenti unghie posteriori.
Il maschio e la femmina si uniscono per la vita e quando una coppia ha stabilito il proprio territorio, generalmente vi risiede per anni.

L'aquilaL'accoppiamento avviene alla fine dell'inverno ed è preceduto da una spettacolare coreografia aerea in cui le due aquile volano e planano insieme, la femmina a volte compie un volo rovesciato rivolgendo gli artigli verso il maschio che le piomba contro. L'accoppiamento vero e proprio ha poi luogo sul terreno.
La femmina depone subito il primo uovo e un altro dopo qualche giorno. Il maschio si fa vedere solo dopo che il primo uovo si schiude iniziando a portare cibo alla prole. Quando anche il secondo uovo si schiude il primo nato è già grande e in condizioni di carenza di cibo questo può uccidere il secondo allo scopo di garantire che almeno un pulcino sopravviva.
Dopo quattro mesi che hanno messo le piume, le giovani aquile vengono condotte fuori del nido dove cominciano la loro vita nomade fino a quando intorno ai 4-5 anni non sono pronte per procreare.

Nel proprio territorio le aquile accoppiate costruiscono anche fino a 12 nidi su dirupi o alti alberi. Ogni primavera la coppia sceglie un nido per la covata che avviene da gennaio o da maggio a seconda del clima in cui si trovano.
Pare che nell'Alta Valle del Velino l'aquila nidifichi in una delle pareti rocciose presenti nella Valle Scura, dove frequentemente si lascia avvistare.

L'aquila è stata perseguitata in passato da agricoltori e guardiacaccia, ma anche da inquinamento di pesticidi agricoli. Queste concause hanno notevolmente diminuito il numero di esemplari esistenti fino quasi a minacciare l'esistenza stessa della specie che infatti in alcuni paesi è scomparsa.
Al giorno d'oggi, leggi più severe proteggono questo rapace che, sebbene non sia minacciato ovunque, sta diventando progressivamente più raro.

 

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