Comune di Borbona
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da vedere a Borbona
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Santa Margherita
Chiese - Borbona - Chiese |
Santa MargheritaMargherita era nata ad Antiochia, perse la madre in tenerissima età e fu affidata dal padre ad una nutrice. Questa donna fortemente cristiana, impartì alla fanciulla una vera educazione religiosa, avendo anche cura di farla battezzare. Margherita per vivere faceva la patorella, appena ragazza, un giorno mentre pascolava il suo gregge, un governatore che la vide, attratto dalla sua bellezza la voleva a tutti i costi come sposa. Margherita rifiutò tale proposta esprimendo con ardore un'appassionante difesa della fede cristiana senza inoltre risparmiare una dura critica agli idoli falsi del culto ufficiale dello stato.Il governatore Olibrio, vista l'impossibilità di fare sua la giovane ragazza, la fece torturare con grande ferocia, rinchiudendola poi in una prigione sotterranea. Fù proprio in quel luogo che molti scritti narrano l'incontro di lei con il demonio, che apparve ai suoi occhi sotto forma di un mostruoso drago minaccioso.e sempre secondo la tradizione Margherita scacciò il demonio facendosi il segno della croce. Successive narrazioni ci raccontano, che Margherita fu inghiottita dal drago, ma essa impugnando il suo crocifisso lacerò la pancia del drago e si liberò. Fu proprio questo gesto che ha permesso di accomunare il gesto della Santa alla protezione delle donne dal pericolo del parto e proprio per questo oggi è considerata come la protettrice di tutte le partorienti, si sostiene infatti che invocando il nome della Santa durante il parto, i dolori di questo diventano piu' sopportabili e sono meno lancinanti. Una volta che Margherita uscì dal carcere, fu sottoposte ancora a lunghe torture e mille atrocità, fu addirittura scottata con torce accese e immersa poi in acqua gelida. Le persecuzioni contro i Cristiani, scatenate dall'Imperatore Diocleziano, posero fine alla giovane vita della donna qualche tempo prima che Costantino dichiarasse il Cristianesimo, religione lecita.
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Santa Margherita, celeste patrona della comunità borbontina di Piedimordenti, alla quale è dedicato l'edificio sacro del paese, fu una giovane fanciulla che nel 290, a soli quindici anni, subì un ignobile martirio sotto Diocleziano, responsabile della grande persecuzione contro i Cristiani.
Il culto per questa giovane Santa, si sviluppò ancor prima dello Scisma d'Oriente, tanto che la martire viene venerata anche dalla Chiesa Ortodossa col nome di Marina. La chiesetta di Piedimordenti risale probabilmente intorno al 1300 e con forza gli abitanti del luogo vollero intitolarla a Santa Margherita andando a chiederlo direttamente al Vescovo di Rieti. La stessa "Baronessa e signora" di Posta e Borbona, Margherita d'Austria, sentì il desiderio di rendere omaggio con doni votivi, alla Santa martire di cui ella stessa ne portava il nome. Nel 1522, all'interno della chiesa, venne firmato un accordo al cospetto dei "magnifici signori della camera aquilana" insieme con gli assessori comunali di Posta e Borbona, al fine di delineare meglio i confini dei due paesi in quel periodo appartenenti al comune aquilano. Dopo il restauro del 2008, avvenuto con i finanziamenti per i danni causati dal terremoto del 1997, l'edificio sacro ha riacquistato la sua originale ed affascinante bellezza. La piccola chiesa di Piedimordenti, conserva oggi la statua della Santa che risulta essere molto somigliante a quella di Santa Restituta. La festa di Santa Margherita si svolge a Piedimordenti il 20 luglio e poi il 20 agosto.
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Dove si trova: Piedimordenti - comune di Borbona Fonti: Raccolta articoli RM Borbona presso Biblioteca Borbona |