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Andar per funghi

Natura - Bosco e dintorni

Funghi

FunghiTrovarsi a passeggiare tra boschi, prati e stradine di campagna, respirando i profumi della natura e deliziarsi del canto degli uccelli mentre educatamente si raccoglie qualche fungo da portare in casa, è uno dei tanti fattori stimolanti che rendono il territorio dell'Alta Valle del Velino meravigliosamente unico. I funghi, insieme ai tartufi, rappresentano le più importanti ricchezze dei terreni fertili di questa zona che è rinomata per la loro raccolta abbondante e di qualità.
Buona parte della cucina tradizionale dell'Alta Valle del Velino si basa sul loro impiego in special modo per i primi piatti.

Il fungo epigeo (che si sviluppa cioè sulla superficie del terreno) è un organismo vivente eterotrofo simile a un vegetale in quanto sprovvisto di clorofilla e incapace di ricavare dal terreno o da altri substrati inorganici il nutrimento essenziale per sopravvivere. In altre parole, si nutre di sostanze sviluppate da altri esseri viventi (eterotrofo).
Anche se appartengono al mondo vegetale, i funghi non hanno fiori, foglie, fusti e radici, si riproducono perciò liberando numerose spore, simili ai semi dei vegetali superiori dalle quali si forma il vero fungo, il micelio. Il frutto del micelio, è il carpoforo che sarebbe quello che erroneamente viene chiamato fungo.
La riproduzione dei funghi può essere sessuale (o gamica) comune dei funghi macromiceti o superiori e asessuale (o agamica) comune invece dei funghi micromiceti o inferiori.

Il regno dei funghi è principalmente il boschi a qualsiasi tipo di altezza e latitudine, ma anche i prati, i parchi e addirittura l'asfalto stradale. Il clima ottimale sono le alte temperature legate all'umidità atmosferica, al contrario del vento, del  freddo e del caldo secco, che invece contrastano la crescita.

Di funghi ne esistono moltitudine di specie, suddivise in classi, famiglie, ordini e generi. La maggior parte di essi comprende i micromiceti che sono invisibili all'occhio umano, ma di rilevante importanza nel ciclo biologico del pianeta rispetto ai  macromiceti che sono invece quelli che il cercatore buongustaio porta a tavola.


L'Alta Valle del Velino non li abbraccia sicurmente tutti ma certamente i suoi boschi ospitano alcuni tra i più buoni e conosciuti: porcini, prataioli, gallette, turini, catenali, mazze di tamburo, ovuli, pinaroli, russule, trombette dei morti, vesce, spugnole e le cosiddette famigliole di pianta (come i chiodini) che abitano  le querce, i pioppi, i mandorli e ulivi.

Fungo porcino

 

PORCINO COMUNE

(Boletus edulis) è il fungo tipico delle foreste di faggi, castagni, abeti bianchi e rossi. Dall'odore gradevole e dal sapore dolciastro, il porcino è uno dei funghi più conosciuti e pregiati al mondo ed è l'ingrediente segreto che rende il risotto e le fettuccine una vera e propria specialità. Il periodo preferito dai porcini  è da Settembre a Novembre, fino cioè alla comparsa dei primi freddi.

Fungo porcinello

 

PORCINELLO

(Boletus scaber) Del genere Boletus, inoltre, i terreni dell'Alta Valle del Velino regalano anche il famoso Porcinello. Di carne molle e biancastra e sapore gradevole il Porcinello abbraccia il periodo che va dall'estate all'autunno ed è proprio dei boschi di latifoglie.

Fungo prataiolo

 

PRATAIOLO

(Agaricus campestris) si chiama così perché cresce principalmente nei prati, è molto buono, ha un sapore e un odore gradevolissimi ed è apprezzato ovunque. Si trova da Settembre a Ottobre.
La carne del prataiolo è bianca, di odore e sapore gradevole, una volta tagliata e a contatto con l'aria assume un colore rosaceo, quasi rosso in alcune zone.

Fungo turino

 

TURINO

(Agaricus arvensis) detto anche prataiolo maggiore o prataiolo dei pini, è un fungo che ama le distese erbose dei boschi di conifere. Il suo profumo sa di anice, e la sua carne ha il sapore di nocciola.
Il periodo di raccolta va dalla primavera all'autunno (Ottobre).

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GALLETTO

(Cantharellus cibarius) è un fungo che cresce in estate-autunno, nei boschi di latifoglie e aghifoglie. La carne è compatta, fibrosa nel gambo, bianca ma gialla sotto le superfici. Odore e sapore gradevole, fruttato, di albicocca.

Fungo mazza di tamburo

 

MAZZA DI TAMBURO

(Macrolepiota procera) si trova principalmente nei boschi di latifoglie e nei campi di cereali. Il periodo di raccolta va da Giugno a Ottobre.
La carne è abbastanza spessa, soffice, nel cappello bianca, quella corticale del gambo soffusa di ocra rossastro con tonalità più cariche verso la base, inodore, sapore di nocciola.

Fungo ovulo buono

 

OVULO BUONO

(Amanita Caesarea) non ha profumo, ma compensa col suo sapore delicato e molto gradevole. Il suo habitat naturale sono i querceti, i castagneti e le pinete di montagna. Si raccoglie da Luglio a Settembre.

Fungo pinarolo

 

PINAROLO

(Suillus granulatus) Il suo nome dipende dal fatto che vive rigorosamente in simbiosi con i pini come il pino nero e il pino silvestre. Possiede un sapore molto gradevole ma non ha profumo. Vive nei boschi di conifere. Il suo periodo di raccolta va da Maggio a  Novembre.

Fungo trombetta da morto

 

TROMBETTA DA MORTO

(Craterellus cornucopioides) di profumo gradevole e buon sapore dolce questo fungo è proprio del mese di Novembre. Cresce a cespugli nelle zone umide dei boschi. È ottimo in cucina.

Fungo spugnola

 

SPUGNOLA

(Morchella). È un fungo che cresce in Primavera, sia nei boschi di conifere che di latifoglie, su terreni ghiaiosi o sabbiosi, ma anche su terreno bruciato. Sapore dolce, ottimo in cucina.

Fungo vescia

 

VESCIA

(del genere Lycoperdon) È un fungo che cresce a gruppi, nei boschi di conifere, latifoglie e negli spazi aperti da primavera  ad autunno. Questo fungo ha una discreta commestibilità, e va consumato da giovane quando la carne del capo è ancora bianca e soda  e mantiene il suo odore e sapore  delicati, tende poi a divenire giallo-verdastra, quindi pulverulenta  e bruno-fuligginosa (evitare in tal caso di annusarla se il corpo fruttifero è spezzato e se la gleba è pulverulenta  perché potrebbe generare fastidi ).

Fungo chiodino

 

CHIODINO o FAMIGLIOLA BUONA

(Armillaria Mellea). È un simpatico funghetto a forma di chiodo che cresce in gruppi di numerosi individui ai piedi degli alberi. I chiodini migliori crescono sui salici, le querce e i pioppi. Il colore varia le sue sfumature dal giallo miele al rossastro secondo l'albero che li ospita. Di odore lieve, fungino e  dal sapore amaro spuntano in autunno specialmente nelle zone umide. Il chiodino crudo non è commestibile, si deve cuocerlo abbondantemente e cambiare più volte l'acqua di cottura per renderlo più digeribile.

Come per tutte le altre specie protette e sempre nel rispetto della natura per raccogliere i funghi bisogna attenersi alle regole stabilite dalla legge della regione di appartenenza in questo caso dalla "Legge Regionale 5 Agosto 1998, n.32" appartenente alla regione Lazio, ed essere muniti di apposito tesserino.

ATTENZIONE: ogni tipologia di fungo possiede la sua variante tossica e velenosa, quindi non commestibile, e lo stesso fungo commestibile può avere parti da non utilizzare. Si raccomanda quindi una completa competenza nel saperli riconoscere ed utilizzare, altrimenti rivolgersi ad un intenditore.

 

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