Comune di Posta
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da vedere a Posta
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Le origini di Posta
Durante il medioevo l'Alta Valle del Velino era dominata dai potenti Signori di Machialone il cui feudo, facente parte del Regno di Napoli, si trovava in un punto importantissimo che dominava i passaggi obbligati verso Rieti e Roma, verso il mare, verso L'Aquila e il Ducato di Spoleto.
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Re Roberto l'attributo di Posta Reale che ne ricordava la mansione e l'appartenenza al demanio regio. Nel XIV secolo Posta fu insanguinata dalle lotte tra guelfi, con la potente famiglia dei Camponeschi che dominerà per anni nella zona, e ghibellini, della città dell'Aquila e in fine parteggiò per il Papato contro il Regno di Napoli. Agli inizi del XVI secolo fu coinvolta nella guerra tra Luigi XII di Francia e le armate spagnole di Carlo V. Nel 1572 il feudo fu acquistato dall'arciduchessa Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V, che in seconde nozze sposò Alessandro Farnese. Il 2 febbraio 1703 un violentissimo sisma sconvolse la valle e l'Italia intera rase completamente al suolo il paese che però, dopo lunghi difficili periodi si risollevò e venne ricostruito. Con l'avvento dei Borboni, Posta divenne feudo della corte napoletana ed in tale "status" restò fino all'abrogazione dell'istituto feudale. Nel 1798 gli Apositani si ribellarono eroicamente all'occupazione francese e, con l'aiuto delle genti limitrofe, obbligarono gli invasori alla ritirata. Il 2 agosto 1806, sotto il governo murattiano, Posta divenne libero comune e sede di Pretura (quest'ultima trasferita a Borbona nel 1861). Con la Restaurazione del 1817 Posta subì nuovamente il dominio borbonico sino al 1860, data del suo ingresso nel Regno d'Italia; appartenne alla provincia dell'Aquila, per passare poi, nel 1927, alla neoistituita provincia di Rieti. |
Fonti:
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