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Convento di S.Francesco

Chiese - Posta - Chiese

San Francesco

La valle reatina fu percorsa in lungo e in largo da San Francesco da Assisi durante la sua lunga opera di predicazione e fu scenario di alcuni dei gesti più significativi del Santo tanto da essere denominata la Valle Santa. Il percorso che San Francesco compì non mancò di toccare anche l'Alta Valle del Velino, a Posta, dove fu edificato il convento che porta il suo nome.
Il "cammino di Francesco" è oggi un progetto che porta i pellegrini a seguire le tappe più importanti dell'opera di predicazione di San Francesco nel reatino e di questo percorso fa parte anche Posta e il Convento di San Francesco.

San Francesco

La leggenda popolare vuole che sia stato San Francesco a piazzare la prima pietra per l'edificazione del convento.

Alcuni scritti ufficiali e anche diversi documenti di cronaca locali sembrano confermare la tradizione dicendo che il Santo gettò le fondamenta di un oratorio. Una lapide del 1709 apposta sul lato destro del coro dice: "…la chiesa fu costruita in onore di Dio e dedicata al S.Apostolo di Cristo Matteo per volontà del Serafico Patriarca Francesco".

La presenza del Poverello a Posta sarebbe databile tra il 1222 e il 1225. È molto probabile che trovandosi in loco per le sue predicazioni, San Francesco abbia voluto dotare la zona di una chiesetta ed abbia posto mano ad iniziare i lavori o abbia convinto la gente del luogo a farlo.

La cappella, intitolata a San Matteo, sorse sul colle opposto a quello dove sorgeva il castello e il villaggio di Machialone, dove ora è la parte alta del paese di Posta. Nel luogo sorse ben presto un convento e si modificò l'antica chiesa in una più ampia e solenne. La chiesa è dunque impropriamente chiamata di S.Francesco in quanto dedicata a S.Matteo.

Il convento divenne uno dei centri francescani più ricco e fiorente dell'epoca e alla fine del '200 era all'apice della sua importanza.

Oltre al convento di frati e alla bella chiesa di S.Matteo, c'era anche un convento di suore Clarisse sotto il titolo di San Francesco. Il 7 maggio 1291, Papa Nicolò IV concesse l'indulgenza plenaria a chi visitava la chiesa delle Suore di San Francesco di Machialone. Ancora nel 1500 il convento godeva di grande prestigio e di particolari privilegi di diversa natura, esenzione da tasse, e riceveva consistenti donazioni.

San Francesco

A testimonianza dell'importanza del convento il fatto che questo non fu mai abbandonato dai frati nonostante le vicissitudini storiche fino all'avvento delle leggi napoleoniche del 1811 con le quali furono scacciati, momento in cui cominciò il suo declino e la rovina.

La chiesa e il convento sono stati più volte ricostruiti e restaurati nei secoli, con diversi interventi alcuni dei quali radicali. Nel '300 la chiesa fu trasformata e allargata, salvando e conglobando nella nuova costruzione solamente due pareti.

Ci furono poi ulteriori modifiche nel XVI secolo e agli inizi del 1700 quando un devastante terremoto che colpì la zona fece crollare chiesa e convento.

La parte più antica della chiesa che potrebbe risalire all'epoca di San Francesco e che sicuramente non è posteriore al XIII secolo, è nella parete di fondo e nella prima parte della facciata sul piazzale, confinante con il convento, ed è ben identificabile sia dall'esterno che dall'interno.

L'oratorio primitivo pare essere la cosiddetta "cappella di San Francesco", che certamente costituiva il presbiterio della chiesa duecentesca. Purtroppo, dopo i diversi lavori di restauro eseguiti, di originario non c'è più nulla di visibile. Forse qualcosa si troverebbe nelle fondamenta e sotto le sottostanti tombe dei frati. Sicuramente, al tempo del suo maggiore splendore, il convento doveva essere ricco di opere di prestigio e chissà quante sono state vittima delle incurie, di furti e saccheggi. 
San FrancescoOggi, sotto l'aspetto artistico sono di rilevante bellezza alcuni affreschi ancora ben visibili e alcuni altari.

Alcune tele di pregevole fattura e le statue dei santi sono state collocate in altre chiese allo scopo di preservarne la conservazione.


Stessa sorte anche per l'opera d'arte più prestigiosa e preziosa che era conservata nella chiesa, ovvero una croce di legno dorata e dipinta che rappresenta una autentica rarità nella storia dell'arte del reatino per certi elementi di origine veneta che la contraddistinguono.

La croce è ora custodita al sicuro nel museo civico di Rieti. Per saperne di più clicca qui

Sul campanile della chiesa, oggi torre civica, sono poste tre campane , la più grande e antica delle quali pesa 1700kg con un diametro di 120 cm. La leggenda vuole questa sia proveniente dalle rovine del castello di Machialone, ma le iscrizioni sulla campana affermano che la primitiva fu realizzata nel 1349. Sulla parte esterna della campana è ben visibile l'immagine del Crocefisso, S.Giusepper col Bambino, l'immagine di un santo con palma e scure (probabilmente S.Felice) e l'immagine dell'Immacolata con corona di 12 stelle.

San Francesco

Dopo l'ultimo restauro per la conservazione, la chiesa e il convento sono al riparo da pericolo di scomparsa.

Purtroppo però l'interno della chiesa è abbandonato e servirebbe un urgente e sollecito intervento di restauro per salvare e riportare allo splendore ciò che rimane di questo luogo santo che un tempo vide tanto fervore e importanza.

 

 

San Francesco

 

Dove si trova: Posta - zona Terra

Fonti: Posta nell'Alta Valle del Velino di Don Giulio Mosca

 

Commenti 

 
# Marzio 2012-04-20 16:52
Bellissimo, ricordo quando ci entravamo da bambini. La sua storia poi è il valore più grande
 

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