Chiese - Cittareale - Chiese

San Silvestro

La chiesa di S. Silvestro è, insieme al Santuario della Madonna di Capodacqua, della chiesa di S.Antonio e di S. Maria Assunta, una delle più importanti strutture sacre che si  possono ammirare a Cittareale.

San Silvestro

Si presume nasca sopra un tempio romano del 300 a.C. e che la sua ubicazione risieda al centro di Falacrinae nei pressi delle frazioni di Bricca e Collicelle. Una lapide rinvenuta nei pressi della chiesa negli anni '50 ed oggi conservata a Villa Mentuccia di Antrodoco sulla quale è scritto "Qui riposa Domitilla bambina, pare coprisse il sepolcro in cui era custodita l'urna delle ceneri di Domitilla, morta in tenera età, figlia adorata dell'Imperatore Vespasiano che qui nacque e qui amava spesso tornare e dimorare.
Costeggiata da un ramo del fiume Velino che affonda le sue radici proprio a Cittareale, la chiesa di S. Silvestro è collocata parallelamente alla confinante via Salaria antica con la facciata che mira la valle verso ovest. Questo edificio sacro presenta molte affinità e somiglianze di ordine storico e strutturale con la chiesa di S. Silvestro nel comune di Cascia che sembrerebbe anch'essa stata edificata sopra un tempio romano del 300 a.C. Il motivo di queste costruzioni possono essere connesse a Papa Silvestro I che giunto a Falacrina nel suo lungo cammino di predicazionì istituì delle chiese proprio sulla sommità di questi templi.

Lungo il corso degli anni questa chiesa è stata protagonista di molte vicissitudini che la videro oggetto e mira di distruzioni. Infatti la storia della sua ricostruzione è molto interessante e risale a quando nel IX e X secolo i Saraceni invasero l'Italia meridionale per distruggere e depredare ogni forma di benessere avesse potuto portar loro grande ricchezza, monasteri, conventi, case gentilizie ecc. Questi ignobili devastatori invasero con impetuosità la Sabina seminando il loro terrore poi a Rieti spingendosi solo laddove ritenessero importante lasciare la loro avida traccia qualora fosse stato sinonimo di ricchezza.

Così giunsero ad Antrodoco e arrivati a Falacrina colpirono la chiesa di S. Silvestro.
Questa chiesa, era, in quel tempo il nucleo della religiosità dell'intera vallata, e quindi  era sicuramente ricca di doni e voti. Venuti a conoscenza della prosperità di questo tempio dunque i Saraceni non ebbero alcuna pietà nel distruggerlo.

Siamo nel 915, invece, quando Papa Giovanni X con l'aiuto di alcuni duchi riuscì finalmente a sconfiggere i devastatori Saraceni. Questa meritevole azione va associata alla figura di duca Archiprando detto anche Takebando che a capo di una milizia cristiana riuscì a vincere e cacciare i Saraceni a Monteleone Sabino. Dopo questa vittoria fu proprio il duca Takebando che ritiratosi a Falacrina, suo paese natìo, desiderò la ricostruzione e la riconsacrazione di S.Silvestro databile, secondo la pietra che oggi possiamo osservare sulla facciata della chiesa, al 5 Dicembre del 924.

San Silvestro

La sua estensione non è molto imponente, infatti a parte il suo corpo principale è affiancata verso il fiume da una sagrestia posizionata al di sopra di una cripta. Molte sono state le supposizioni sia riguardo la nascita di questa chiesa databile tra il V e il IV secolo d.C., sia della cripta stessa che forse era proprio il sepolcro dedicato a Domitilla.
Secondo gli esperti, infatti, la cripta sarebbe proprio la chiesa preesistente a Takebando. Lunga 8 metri, alta 3 e larga 2 metri e mezzo questa cappella sotterranea è stata in parte chiusa e non si sa ancora quali nascosti segreti custodisca. Alcuni raffinati particolari architettonici rendono molto interessante e prezioso il suo aspetto. Si possono ammirare, infatti, l'arco a botte, l'accurata e raffinata muratura, l'abside e le bellissime colonne in pietra sponga dal disegno sofisticato ed elegante.

La chiesa, indipendente per due terzi, presenta un muro divisorio di remota costruzione. Inoltre sotto l'odierno pavimento, ricostruito recentemente (negli anni 50), alcuni ricordano la presenza di alcune botole ciò significa che c'è un ulteriore spazio al di sotto della struttura attuale.

Come detto in precedenza, diverse sono state le deduzioni, le supposizioni e gli interrogativi ancora accesi riguardo la nascita di questa chiesa e la funzione della cripta. Gli unici elementi certi risalgono alla Bolla di Anastasio IV del 1153 prima, a quella di Lucio III del 1182 poi, dove esplicitamente viene menzionata la chiesa di S.Silvestro in Falacrina ( Carta dei luoghi di culto della diocesi di Rieti- Regione Lazio).

San Silvestro  San Silvestro  San Silvestro

 

Dove si trova: Cittareale - frazione Collicelle

Fonti: cittareale.it